Aut Aut è un centro terapeutico diurno di Modena, che accoglie 250 bambini e ragazzi con disabilità da 0 a 16 anni, coinvolgendoli in attività e laboratori, fuori dall’orario scolastico. Per loro l’ASL organizza corsi terapeutici proprio all’interno di Aut Aut.

Le difficoltà nascono quando i ragazzi autistici compiono 16 anni, perché lo Stato non prevede più alcun supporto per loro, se non la pensione di invalidità e l’accompagnamento. Ma la questione non è economica. Si tratta di riempire le giornate di ragazzi, ragazze e adulti che potrebbero essere valorizzati e coinvolti in progetti molto interessanti.

Così sono nati il Tortellante, grazie alla sponsorizzazione di Massimo Bottura, e DigitiaMo, con il supporto di Silvia Panini, entrambi laboratori di inclusione lavorativa per giovani con autismo, dai 16 anni in su. Gian Luca Casarini, uno dei dirigenti di DigitiaMo, si è rivolto a PageNet per un supporto nel lavoro di digitalizzazione documentale che coinvolgerà 18 ragazzi e adulti, da settembre 2024.

Gian Luca, con quali realtà avete già lavorato?

Sono tante le attività sul territorio che hanno chiesto la nostra collaborazione per la digitalizzazione di importanti documenti storici e aziendali. Ne citiamo qualcuna: l’Archivio storico diocesano di Modena-Nonantola, la Biblioteca Estense Universitaria, l’Archivio dell’Ordine degli Avvocati, il Museo Diocesano di Modena e molte aziende private.

Che tipo di attività avete svolto?

Ad esempio, nel caso della Biblioteca Estense di Modena abbiamo scansionato un intero archivio, inserendo il titolo del libro e la sua posizione accanto alla foto del documento.

Come è entrata in gioco PageNet?

Abbiamo chiesto a PageNet di donarci uno scanner professionale per garantire la qualità e l’efficienza del nostro lavoro, migliorare il nostro processo di digitalizzazione, aumentando la produttività e sviluppando ulteriori opportunità di formazione e lavoro ai nostri partecipanti. PageNet ci ha proposto uno scanner CZUR ET25Pro a un prezzo decisamente vantaggioso.

Torniamo per un attimo al passaggio cruciale dei 16 anni per chi soffre di autismo. Le terapie e le cure vengono sospese?

Quelle offerte dallo Stato, sì. Noi continuiamo a fare terapie anche per ragazzi e ragazze oltre i 16 anni, ma questo richiede il coinvolgimento di psicologi e educatori. Tenete conto che ogni quattro ragazzi ci vuole un educatore. E non chiediamo la retta ai genitori dei disabili, ma solo un contributo di 100 euro al mese. Il nostro obiettivo è quello di essere autosufficienti, con la vendita dei tortellini e i servizi di digitalizzazione.

Attività e progettualità decisamente imprenditoriali…

Sì, io vengo dal mondo dell’imprenditoria. Stiamo contattando anche Google e Microsoft. Se ci ha risposto il Papa, penso che ci risponderanno anche loro. A giugno siamo anche stati all’ONU!

Che esperienza incredibile! Com’è andata? La nostra visita all’ONU, insieme a PizzAut e altre associazioni italiane, fa parte di quel processo di intercettazione delle istituzioni, per far presente la nostra grande difficoltà nella gestione dei ragazzi e delle ragazze dopo i 16 anni. A New York abbiamo dialogato con la ministra della disabilità americana, ma anche con Alessandra Locatelli, ministra della disabilità in Italia.

Volete far sentire la vostra voce?

Vogliamo far sentire quella di adulti, uomini e donne, autistici che non possono essere dimenticati o abbandonati. Per questo saremo anche al G7 in Umbria il prossimo ottobre.

Sito web: https://autautmodena.it/digitiamo/

Instagram: @digitiamodena